La Sofrologia Caycediana è una disciplina scientifica che viene fondata in Spagna nei primi anni ’60 per opera del neuropsichiatra colombiano Alfonso Caycedo.
La scuola sofrologica nasce quindi in ambito psichiatrico come nuova metodologia di approccio olistico alla realtà esistenziale dell’individuo con l’intento di superare il dualismo mente-corpo attraverso tutta una serie di metodiche e tecniche a mediazione corporea finalizzate alla slatentizzazione del potenziale energetico soggiacente nelle strutture più profonde di ogni individuo.
L’eredità storica della sofrologia va ricercata in Occidente e in Oriente: i suoi fondamenti filosofici traggono origine dall’esistenzialismo di Binswanger e dagli itinerari filosofici del Buddhismo e dello Zen, ripercorsi dallo stesso Caycedo nei numerosi viaggi, il quale ne ricavò un messaggio di rivalutazione del corpo come elemento fondamentale per il raggiungimento di benessere,
armonia e pace attraverso la modificazione degli stati di coscienza.
Il neologismo” Sofrologia” coniato da Caycedo trae origine dalle parole greche SOS = armonia; PHREN = mente-coscienza; LOGOS = studio, e sta ad indicare lo studio dell’armonia della mente.
In questo senso la Sofrologia può essere definita come la scienza della coscienza in quanto rivolge la sua attenzione all’acquisizione di una dimensione potenziata denominata “coscienza sofronica” caratterizzata dallo sviluppo, dalla consapevolezza e dalla percezione del proprio benessere psicofisico.
Tale vissuto di benessere,equilibrio e armonia è realizzato in modo autogeno dall’individuo attraverso la messa in atto di tecniche sofrologiche che, grazie all’autoregolazione del respiro e al rilassamento muscolare, permettono il potenziamento di dinamiche mentali, l’integrazione della corporeità e il
rinforzo della personalità. Le tecniche sofrologiche quindi permettono l’integrazione psicofisica in quanto si basano sull’inscindibilità corpo-mente proponendo il raggiungimento del benessere attraverso la dimensione corporea.
La Sofrologia Caycediana Obiettivo primario
Obiettivo primario della Sofrologia è quello del raggiungimento delle migliori condizioni di salute psicofisica dell’essere umano attraverso un training
sofrologico che consenta il superamento di tensioni, stress, stati d’ansia, conflitti intra e interpersonali che sono sempre più spesso cause di disagi fisici e mentali. Il possibile raggiungimento del benessere psicofisico consente ai sofrologi di perseguire finalità preventive, pedagogiche e sociali.
Una delle aree dove sono state più numerose le applicazioni alla Sofrologia proprio in virtù delle sue finalità e dei suoi obiettivi, è il mondo dello sport. I primi ricercatori , mettendo a punto i vari adattamenti delle tecniche sofrologiche allo sport, evidenziarono grandi possibilità di miglioramento nelle performances, accompagnando al tradizionale allenamento tecnico- sportivo un particolare training sofrologico.
Attraverso le tecniche sofrologiche, l’atleta impara a riconoscere non solo i propri mezzi e i propri limiti, ma anche a gestire le proprie emozioni, a potenziare la propria concentrazione ed a eliminare aspetti negativi che potrebbero condizionare una prestazione sportiva.
In questa ottica la condizione psicofisica ottimale è quella relativa alla completa conoscenza ed autogestione del sé, esperienza continuamente rinnovabile grazie al vissuto che scaturisce dalle tecniche sofrologiche, che agiscono a livello psicologico consentendo la strutturazione di un tipo di pensiero positivo necessario al raggiungimento di sentimenti di autostima e fiducia, a livello fisico permettendo la percezione del proprio corpo analiticamente e sinteticamente.
L’atleta è in grado di riscoprire la propria dimensione psicofisica e di viverne in armonia ogni aspetto. Il training sofrologico consente all’atleta di formalizzare gli obiettivi in maniera tale che siano realisticamente raggiungibili perché fondati sulla consapevolezza dei propri strumenti, capacità e potenzialità: la progettualità in relazione alla propria esistenza è una delle finalità principali della Sofrologia.
importanza nel corso del training sofrologico
Alla luce di queste considerazioni appare evidente come l’aspetto relativo alla pianificazione sia di primaria importanza nel corso del training sofrologico; numerose sono infatti le tecniche che aiutano nel controllo e nella gestione dello stress, permettono il recupero degli insuccessi, consentono l’anticipazione degli eventi, pongono un freno al pensiero negativo.
Le ricerche e gli studi portati avanti dai sofrologi dello sport sin dal 1972 riguardano soprattutto équipe di alta competizione e atleti di alto livello.
Tra gli sportivi che si avvalgono o si sono avvalsi della Sofrologia, nelle diverse specialità, spiccano vari nomi tra cui: Severiano Segovia (sci), Silvano Meli (sci), Bernard Russi (slalom e discesa libera), Michel Frutschi e Joel Genoud ( motociclismo), Jacques e Pierre Calori ( canoa-kayak), Robert Bundi (ciclismo), Didier Favre (volo libero), solo per citarne alcuni.
È importante sottolineare che tra il sofrologo e l’atleta si viene a formare un’alleanza detta “alleanza sofronica” dove i due si impegnano moralmente e reciprocamente a perseguire determinati obiettivi. Il ruolo dello sportivo è così un ruolo attivo nel processo di apprendimento delle tecniche sofrologiche: l’atleta acquisirà un proprio vissuto personale che gli consentirà di ottenere una motivazione al lavoro generandogli un senso di responsabilità.
Per approfondire l’argomento vi suggerisco due testi:
- Luis Fernandez “La Sophrologie expliquée au sportifs…et aux autres”, casa editrice Amphora
- Dott. Patrick-André Chéné, ” Initiation à la Sophrologie Caycédienne”, casa editrice Ellébore.
Dott.ssa Laura Suozzo | Psicologa e esperta in Sofrologia Caycediana e Psicologia dello Sport