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Ansia al femminile

Ansia al femminile Secondo una ricerca presentata dalla rivista Brain and Behavior, una donna su due è colpita in maniera prepotente dal disturbo d’ansia.

La ricerca, portata avanti dall’ Istituto di Salute Pubblica dell’Università di Cambridge, ci dice che le donne sono più suscettibili degli uomini al disturbo di ansia in quanto legato a un risultato di differenze nella chimica cerebrale e ormonale. Ma non solo. La differenza deriva anche dal modo in cui noi donne reagiamo agli eventi stressanti che la quotidianità ci pone davanti.

Anche la preparazione di un esame, l’organizzare una cena o seguire i figli nelle diverse attività scolastiche o sportive potrebbero essere degli eventi che generano ansia.

La ricercatrice, la dottoressa Olivia Remes, ci dice che i disturbi d’ansia possono rendere la vita di una donna estremamente difficile e complicata e che essi colpiscono 4 individui su 100, il doppio noi donne rispetto agli uomini.

Ma l’ansia di per sé non è negativa, anzi. Un fisiologico livello di ansia contribuisce alla nostra sopravvivenza e al nostro adattamento all’ambiente: ci consente di prepararci, esercitarci, provare in modo di migliorare il nostro funzionamento contribuendo a renderci adeguatamente prudenti nelle situazioni potenzialmente minacciose. Inoltre essa può essere anticipatoria di una data minaccia, persistere dopo uno scampato pericolo o presentarsi senza un motivo apparente. 

Ansia al femminile adattivo e fisiologico

Quindi, mentre un certo livello di ansia è adattivo e fisiologico, il superamento di questo livello porta l’insorgenza dell’ansia e potrebbe generare disturbi e angoscia eccessiva. In questo caso diventa un disadattato e genera malattia e forte disagio.

Le cause dei disturbi di ansia in realtà non sono del tutto note: essi sono causati sia da fattori ambientali, medici e fattori psicologici. Alcune persone manifestano sintomi ansiosi anche senza la presenza di un fattore scatenante precedentemente identificabile. 

L’ansia potrebbe presentarsi improvvisamente, come nel caso di attacchi di panico, oppure in maniera graduale nel corso di diversi minuti o ore. Può accompagnare la nostra vita per qualche ora o per anni, essere appena percettibile o dirompente come un uragano. La tolleranza al sintomo è individuale, cioè varia da individuo a individuo. 

Per una mera semplificazione linguistica abbiamo utilizzato la definizione di ansia, senza voler specificare i vari disturbi d’ansia che la letteratura scientifica, e in maniera preponderante il DSM V ( Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali- V edizione), presenta. Sappiamo che i disturbi di ansia si differenziano per la loro eziopatogenesi, per i sintomi che manifestano, per l’età di insorgenza, per la comorbilità con altri disturbi o per l’uso o l’abuso di sostanze/farmaci.

Se pensi di aver bisogno di aiuto consulta il tuo medico di fiducia o uno specialista. Essi sapranno supportarti con gli strumenti scientifici adatti al tuo disturbo.

Dott.ssa Laura Suozzo | Psicologa

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