ARMONICA-MENTE. Sofrologia e Musica: Verso sperimentazione Una delle numerose applicazioni della Sofrologia in ambito educativo è data dal rapporto tra Sofrologia e musica.
Grazie alle tecniche sofrologiche che permettono un’attivazione ed un rinforzo delle capacità afferenti all’emisfero destro, quali intuizione, immaginazione, creatività, l’individuo ha la possibilità di sviluppare ed incrementare le proprie risorse al fine di potenziare abilità artistiche, acquisire padronanza e sicurezza in pubblico ed imparare ad utilizzare il pensiero positivo.
Inoltre, la sofrologia e la musica, veicolando in modo immediato emozioni e vissuti affettivi, possono in sinergia favorire uno sviluppo integrato e armonioso delle potenzialità creative ed espressive dell’individuo.
Si ha così la possibilità di una nuova sperimentazione del mondo sonoro, attraverso la percezione profonda del suono e della melodia in un particolare stato di coscienza che consente, non solo all’individuo di “sintonizzarsi” con il suo profondo, ma di abbandonarsi, volontariamente, al flusso sonoro al fine di intraprendere un vero e proprio percorso esperienziale che può contribuire ad un arricchimento personale e professionale.
A tal proposito, vorrei citare un artista, nonché un caro amico, Paolo Travagnin, eclettico professionista internazionale della musica il quale da diversi anni, è attento studioso della coscienza e delle sue possibili applicazioni al mondo del suono. In una sua intervista apparsa su una rivista di musica egli stesso dichiara che
“….la ricerca, la scoperta e la valorizzazione della propria realtà personale (prima che musicale), è un requisito fondamentale per essere musicisti. È proprio da questa co(no)scienza unitaria che derivano tutti i valori e le caratteristiche che portano allo stato di tranquillità e di creatività interiore utili per essere uomini, artisti e musicisti, chitarristi”.
ARMONICA-MENTE. studio dell’armonia della mente
In tal senso, la sofrologia trova facile applicazione nello studio dell’armonia della mente, che si traduce in una filosofia di vita di più ampio respiro intesa a presentare un nuovo modo di concepire l’esistenza; una “viventia”, una “Weltanschauung” che si traduce in una nuova capacità esistenziale, con l’obiettivo di trasformare positivamente la coscienza, al fine di consentire di vivere in armonia con se stessi e con la realtà circostante.
L’obiettivo generale è dunque quello di favorire l’introspezione e il contatto con il sé emotivo e corporeo attraverso l’uso di una metodologia nuova, la sofrologia.
Sul piano operativo la sofrologia ha trovato facile interazione con la musicoterapia, la quale può essere a ragione considerata come un valido veicolo di sperimentazione di tutta una serie di situazioni operative, siano esse di movimento, di conquista dello spazio, di gestualità e di attenzione.
In ambito pedagogico, inoltre il binomio musicoterapica-sofrologia, costituisce un supporto educativo nei casi di disabilità o in situazioni di trattamento psicopedagogico nell’infanzia, in quanto si tende a stimolare l’individuo
“….a configurarsi come entità responsabile di talune azioni mimiche, gestuali, ritmiche…in definitiva a conoscersi meglio, proprio mediante le stimolazioni che il suono, proposto nelle diverse accezioni, è capace di suscitare…”
(Zucchini)
